Cura e pulizia dei denti nei preadolescenti

Preadolescenza: un momento delicato per i denti

Con il termine “preadolescenza” si intende quell’età del piccolo paziente inclusa tra gli 11 e i 14 anni, un’età differente dall’adolescenza vera e propria, poiché i cambiamenti fisici dovuti agli ormoni risvegliati nel corpo cominciano appena ad accennarsi.

La preadolescenza è l’età in bilico tra l’infanzia e l’adolescenza; il preadolescente è poco più di un bambino: caratterialmente pensa ancora come un bimbo, ma fisicamente inizia a manifestare caratteristiche da individuo adulto (sviluppo dell’altezza, del seno, ecc.).

In questa età possono iniziare a manifestarsi alcuni disturbi, mentre alcune malattie (come, ad esempio, asma, obesità, miopia) hanno la loro massima incidenza proprio in questo periodo.

Anche per ciò che riguarda i denti, possono svilupparsi alcune patologie di grave entità, come la parodontite, una malattia a carico delle gengive che, contrariamente a quanto si possa pensare, non interessa solamente la popolazione adulta, ma anche i bambini e, soprattutto, i preadolescenti.

Per queste ragioni, nel periodo preadolescenziale è sempre necessario rivolgersi a personale medico specializzato (il dentista pediatrico) per le abituali visite di controllo e per ricevere i consigli più adatti all’età del paziente in materia di prevenzione e igiene orale, oltre che le cure più idonee in caso di eventuali patologie.

 

Il dentista pediatrico: un approccio differenziato a seconda dell’età del paziente

I bambini, i ragazzi preadolescenti e gli adolescenti hanno bisogno di un approccio comportamentale differenziato a seconda della loro età. Il dentista pediatrico è un esperto in queste metodiche ed è in grado di controllare, correggere o prevenire anomalie di sviluppo dei denti, trattando il paziente in maniera mirata a seconda dell’età.

Anche nel caso di preadolescenti, il pedodonzista cura e previene la diffusione della carie dentale che altrimenti causerebbe la distruzione degli elementi dentari, con la necessità di costose riabilitazioni odontoprotesiche in età adulta.

Inoltre, il dentista pediatrico fornisce al paziente preadolescente e alla sua famiglia le linee guida necessarie per salvaguardare la salute della bocca: in questo senso, è opportuno ricordare che in Italia all’età di 12 anni soffre di carie quasi un ragazzo su due (43,1%) ed è per questo che il Ministero della Salute ha definito i preadolescenti e gli adolescentiun gruppo di popolazione a rischio per il consolidamento di abitudini igieniche scorrette e meno sensibili al controllo familiare”.

 

Prevenzione e cura del sorriso durante la preadolescenza

Come abbiamo detto, la preadolescenza è un periodo che segna il passaggio fisiologico dalla condizione di bambino a quella di adulto, cambiamento contraddistinto da uno sviluppo disarmonico del corpo che spesso disorienta sia i ragazzi, che i genitori. In questa fase delicata, anche l’ortodonzia diventa un importante alleato per la crescita, per rendere armonioso il sorriso e modellare simmetricamente il viso.

Un altro aspetto fondamentale per mantenere sana la bocca del preadolescente è quello della pulizia: una corretta igiene orale previene malattie e patologie a carico del cavo orale, garantendo anche una futura dentatura sana. Il paziente preadolescente deve non solo lavarsi i denti dopo i pasti principali (quindi tre volte al giorno), ma anche utilizzare dei colluttori specifici e il filo interdentale. Oltre all’igiene orale da rispettare “a domicilio”, sarà importante consultare il pedodonzista per fissare sedute di igiene orale professionale.

 

Mangiare bene e sano

Nell’ambito della prevenzione “domiciliare”, rientrano anche le abitudini alimentari: consumare di frequente cibi e bevande ricchi di zucchero, oltre a non essere un’abitudine salutare in termini generali, rappresenta la più importante causa di carie.

Ai preadolescenti bisogna limitare il più possibile i dolciumi e le bibite gassate, far bere molta acqua e somministrare merende a base di alimenti salutari. Soprattutto quando si mangia fuori casa, è necessario consumare cibi “anticariogeni” (che aiutano a prevenire la carie), quali frutta e verdure fresche consistenti (mele, carote, sedano, finocchi, ecc.), frutta secca (mandorle, noci, nocciole, ecc.) e formaggi stagionati a pasta dura. Attenzione agli agrumi, in quanto, pur essendo importantissimi per l’alimentazione, contengono acidi corrosivi per lo smalto dei denti. Dopo averli assunti è bene masticare alimenti anticariogeni, oppure lavare subito i denti. Altri alimenti con un’azione benefica sulla salute orale sono quelli che contengono alcuni ceppi di probiotici (come, ad esempio, i fermenti lattici).

 

Il chewing-gum. Ok quello allo xilitolo

Un chewing-gum “senza zucchero”, dolcificato con polioli (come, ad esempio, lo xilitolo) che non vengono utilizzati dai batteri cariogeni per produrre acidi, contribuisce al mantenimento della salute orale perché aiuta la rimozione dei residui di cibo e della placca dalle superfici dentali e stimola la produzione di saliva.

Lo xilitolo, in particolare, presenta un’importante attività cario-preventiva, attraverso la riduzione della concentrazione dei batteri cariogeni.

 

“My Doc: Il Dentista dei Bambini”. Visite dentistiche specialistiche su preadolescenti

 

“My Doc: Il Dentista dei Bambini” è la rete nazionale e internazionale di studi specializzata in odontoiatria pediatrica, che segue metodologie comprovate e protocolli clinici specifici nell’ambito della prevenzione e cura delle malattie dei denti dei “piccoli pazienti”, dai sei mesi fino ai dodici anni d’età.

Secondo il metodo del dottor Pierluigi Pelagalli, fondatore del network, le visite dentistiche specialistiche sui ragazzi preadolescenti consentono di effettuare diagnosi precoci e, se necessario, agire altrettanto velocemente: la tempestività, infatti, è fondamentale per essere certi di intervenire prima che avvengano quei cambiamenti ormonali i quali, altrimenti, potrebbero limitare gli effetti della terapia.

I genitori di un preadolescente dovrebbero effettuare una visita specialistica per ottenere una diagnosi ortodontica completa, in modo da capire lo stato della dentizione, individuare eventuali problemi (anche di tipo “meccanico”, come il molto frequente “serramento della mascella” o “digrignamento dei denti”) e le loro cause (anche quelle di natura psicologiche) e, se necessario, conoscere il piano di trattamento scelto dall’ortodontista tra le numerose tecniche e metodiche a sua disposizione.