Partiamo da “qualche mese prima”; Qui è molto importante la prevenzione e la cura della bocca
e dei denti della mamma. Si sa infatti che il primo contagio e passaggio di batteri cariogeni avviene
proprio dalla mamma verso il bambino. Non ci sono controindicazioni alle cure odontoiatriche in
gravidanza ed è assolutamente da sfatare il detto “ogni figlio un dente” delle nostre nonne.

1. fluoro “si” o fluoro “no” : L’assunzione di fluoro in gravidanza è consigliato soprattutto
nelle zone in cui l’acqua potabile non è ricca di fluoro. Assumere un milligrammo al giorno
di fluoro in gravidanza aiuta a rinforzare lo smalto dei denti da latte (quello che inizia a
formarsi a partire dal terzo mese di gravidanza). Dopo la nascita somministrarlo al bambino
(a partire dal quarto-sesto mese di vita) può aiutare a rinforzare lo smalto dei denti definitivi
(ma può funzionare altrettanto bene applicarlo in gel, sui denti già nati).
Quando il bambino sarà più grande invece il fluoro lo applicherà attraverso il dentifricio che
secondo le raccomandazioni ministeriali ne dovrà contenere 1000ppm.

2. Alimentazione: Sicuramente è importante evitare di acquisire abitudini scorrette
(“devastante” quella di dare il “ciuccio pucciato nello zucchero o nel miele”). Importante
anche somministrare il numero di pasti necessari al bambino ma non alimentarlo
continuamente, soprattutto da quando spunteranno i primi dentini. Il nostro organismo ha la
capacità, attraverso la saliva, di contrastare 5 attacchi acidi (quelli che si verificano dopo
aver assunto qualunque alimento diverso dall’acqua) al giorno. Al di sopra di questo numero
la formazione di carie diviene più probabile.

3. che cibi evitare? Non esistono cibi “assolutamente controindicati” o altri “assolutamente
consigliati”, dipende dalle dosi ma, ancora di più, dalla frequenza con cui vengono assunti.
Sicuramente abituarsi a bere bibite zuccherate al posto dell’acqua (quindi anche più volte
al giorno) espone il bambino ad ulteriori attacchi acidi che favoriscono la carie (oltre a non
essere una abitudine sana dal punto di vista nutrizionale …). Anche i cibi molto appiccicosi
(quindi più difficili da staccare “naturalmente” con l’azione di lingua e saliva) sono più
cariogeni.

4. quando iniziare a lavare i dentini? Il consiglio è di iniziare non appena spuntano, facendolo
entrare nella routine quotidiana (anche attraverso l’esempio dei genitori…). Chiaro che si
inizierà passando semplicemente lo spazzolino sui dentini poi, quando il bambino imparerà
a “sciacquarsi e sputare”, si introdurrà il primo dentifricio per bambini.

5. quando si inizia a lavarsi i denti “da soli”? il movimento corretto dello spazzolamento non
è semplicissimo, occorre una certa manualità, corrispondente a quando il bambino sa
scrivere bene in corsivo. Tra la seconda e la terza elementare il bambino potrà essere in
grado di fare tutto da solo. È comunque importante che “ci provi” fin da piccolissimo ma,
alla fine, un “grande” dovrà aiutarlo a completare bene “il lavoro”. Dai tre anni potrà essere
introdotto un dentifricio con contenuto di fluoro 1000ppm per rinforzare lo smalto.
6. Quando la prima visita dal dentista? Ovviamente devono essere presenti “un po’ di
denti”… Le linee guida consigliano di fare un primo “incontro di conoscenza” fra bambino
e dentista, intorno al diciottesimo mese di vita. Presentare al bambino il “dottore dei denti”,
soprattutto se per un controllo e non per un problema, gli consentirà di avere un rapporto
positivo con lui e di vivere i futuri incontri (che siano per controlli o per una terapia) senza
provare ansia. I centri che si occupano di odontoiatria pediatrica, come i centri de “il
dentista dei bambini” , sono attrezzati e strutturati in modo da poter accogliere i bimbi in un
ambiente a loro più familiare possibile ( palloncini, personaggi dei cartoon, giochi)

7. come preparare il bambino alla prima visita dal dentista? È importante parlarne con lui
senza dare eccessiva importanza a questo evento, così come si va dal pediatra si dovrebbe
andare dal dentista. Ci sono alcune cose giuste da dire e, soprattutto, alcune cose DA NON
DIRE! Sul sito www.ildentistadeibambini.it è spiegato molto bene come preparare i
bambini a questo incontro che, se vissuto bene, può semplificare molto la loro vita
futura…

8. a che età togliere il ciuccio? Non esiste una età precisa, certo sarebbe bene perdere questo
vizio prima possibile, ma attenzione a che non venga sostituito dal pollice (più difficile da
“far sparire”…). In certi casi il ciuccio è una necessità per il bimbo, dovuta a una mal
posizione dei denti (spesso causata da problemi di respirazione). Sotto consiglio del dentista
pediatrico è possibile arrivare a eliminare il “ciuccio” passando attraverso diversi modelli
dall’istmo sempre più sottile che aiutino il bambino a riportare spontaneamente i denti in
una posizione più corretta (senza dover usare, in questa fase, degli “apparecchi per
raddrizzare i denti”.).

spero che queste poche righe possano aiutarvi a prevenire qualche “preoccupazione da mamma”…
in ogni caso, se avete altri dubbi sull’argomento, non esitate a scrivere a me
( dottore@attiliovenerucci.it ) o agli altri dentisti pediatrici che trovate sul sito
www.ildentistadeibambini.it .